20080429

L'altra donna del Re


TITOLO ORIGINALE: The Other Boleyn Girl

PRODUZIONE: Gran Bretagna

ANNO: 2008

REGIA: Justin Chadwick

INTERPRETI: Natalie Portman, Scarlett Johansson, Eric Bana, David Morrissey, Kristin Scott Thomas, Mark Rylance, Jim Sturgess, Benedict Cumberbatch, Oliver Coleman, Ana Torrent, Eddie Redmayne, Tom Cox, Juno Temple, Michael Smiley, Montserrat Roig de Puig

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20080420

Duel


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TITOLO ORIGINALE: Duel

PRODUZIONE: USA

ANNO: 1971

REGIA: Steven Spielberg

INTERPRETI: Dennis Weaver, Lou Frizzel, Jacqueline Scott, Eddie Firestone

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20080416

Ghost Ship


TITOLO ORIGINALE: Ghost Ship

PRODUZIONE: USA

ANNO: 2003

REGIA: Steve Beck

INTERPRETI: Gabriel Byrne, Julianna Margulies, Karl Urban

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Insulso e inutile pseudohorror americano. Feci bene ai tempi a non vederlo né al cinema né in DVD. Visione assolutamente sconsigliata. Mi sono sforzato di arrivare alla fine solo per capire fin quanto ci si può spingere nella mediocrità di un prodotto.

20080409

Tutta la vita davanti


PRODUZIONE: Italia

ANNO: 2008

REGIA: Paolo Virzì

INTERPRETI: Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Elio Germano, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti

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20080408

Le regole dell'attrazione


TITOLO ORIGINALE: The Rules of Attraction

PRODUZIONE: USA

ANNO: 2002

REGIA: Roger Avary

INTERPRETI: James Van Der Beek, Ian Somerhalder, Shannyn Sossamon, Jessica Biel, Kid Pardue, Faye Dunaway

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Il film si potrebbe facilmente inserire nella classica categoria americana dei College-Movie, ma uno sguardo più attento può notare che è molto meno superficiale di quello che sembrerebbe in apparenza. La trama è intricata in un ménage amoroso che coinvolge diverse persone: una catena formata da lui che ama lui che ama lei che ama lui che... se ne infischia di tutto il resto. Protagonista possiamo considerare il giovane Sean Bateman (James Van Der Beek, star di Dawson's Creek, qui in vesti decisamente diverse...), giovane spacciatore dallo sguardo schizzato e kubrickiano (un po' Jack Torrance di Shining, un po' Leonard "Palla di lardo" di Full Metal Jacket), che si innamora di una misteriosa ragazza che gli recapita delle lettere viola e profumate. Il ragazzo identifica l'ammiratrice in Lauren (Shannyn Sossamon), bella e sofisticata alla ricerca dell'amore vero che la privi della verginità. Crede di avere trovato il ragazzo giusto in Victor (Kip Pardue), belloccio sciocco e superficiale, che ha passato un anno girovagando l'intera Europa, provando droghe (e ragazze...) di tutti i tipi, e che la ignora totalmente. A loro si aggiungono Paul (Ian Somerhalder), carino e gentile ragazzo gay che si innamora romanticamente del rude Sean, e Lara (Jessica Biel), bionda e ninfomane compagna di stanza di Lauren, slegata sentimentalmente con tutti gli altri, ma capace di andare a letto con chiunque le si metta davanti. Il tutto è inserito in un classico contesto diviso tra vita da campus e feste notturne, all'insegna della eterna triade Sesso, droga e rock & roll, sicuramente trita e ritrita e forse banale da riproporre al giorno d'oggi; ma il film riesce a passare oltre, come ho gia accennato, alle semplice apparenze. Sesso e droga sono ingredienti costanti della trama, vere fisse nella mente e nelle parole dei protagonisti. E il rock & roll? Beh, oltre alle continue feste danzanti, in cui spicca un party-orgia in maschera che può considerarsi una citazione kubrickiana (Eyes Wide Shut), diventa un vero tormentone grazie al particolare modo di acconsentire di Sean, che pronuncia spesso e volentieri le parole "Rock & Roll" per intendere "Sì".

Avary ci regala un film cinico, aspro, cattivo e a tratti romantico, ma dove ognuno è destinato alla sconfitta. Tutti rimangono vittime di un'inevitabile infelicità, come possiamo vedere nella serata "The End of the World Party" (cui assistiamo nella sequenza iniziale e finale) in cui i protagonisti vedono crollare tutte le loro illusioni e speranze, nate col susseguirsi degli eventi. Nessuno, infatti, riesce a raggiungere i propri obiettivi. Si alternano scene di sesso sfrenato, masturbazioni, iniezioni di eroina alle dita dei piedi, risse, pistole, lotte tra pusher, vomito, fellatio gratuite a professori, dichiarazioni d'amore appassionate, suicidi tentati e riusciti, che caratterizzano una gioventù sostanzialmente perduta. Roger Avary è regista di talento, già apprezzato soprattutto come sceneggiatore per aver scritto insieme a Quentin Tarantino i capolavori Pulp Fiction e Le iene. Purtroppo la sua filmografia registica non vanta ancora un gran numero di titoli, ma il suo stile è comunque originalissimo e degno di nota. Basti pensare alla tecnica con cui racconta all'inizio la situazione dei protagonisti: attraverso lo stratagemma del rewind passa da un personaggio all'altro. Dopo aver raccontato infatti quello che accade a Lauren le immagini scorrono al contrario per andare a raggiungere Paul; da qui riparte la narrazione finché non si ferma nuovamente e torna indietro a riprendere Sean... e così via. La stessa tecnica viene richiamata proprio alla fine della pellicola, quando i titoli di conda scorrono anch'essi al contrario, cioè dall'alto verso il basso. Altre sequenze interessanti sono quelle in cui l'immagine viene separata in due per mostrare due diverse azioni, che successivamente confluiranno incontrandosi. Un giudizio dunque positivo, dove oltre alla regia sono da apprezzare anche le interpretazioni dei giovani attori, tutto sommato a loro agio nei panni di ragazzi sbandati. Una curiosità? Il personaggio di Sean è fratello minore di Patrick Bateman, lo psicopatico protagonista di American Psyco (anche questo tratto da un romanzo di Bret Easton Ellis).

Happy Together

TITOLO ORIGINALE: Chun gwong cha sit

PRODUZIONE: Hong Kong

ANNO: 1997

REGIA: Wong Kar-wai


INTERPRETI: Leslie Cheung, Tony Leung, Chang Chen


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Il film si presenta subito in maniera forte, con una scena di sesso gay tra i due giovani protagonisti. Poi via via cominciamo a scoprire una macchina da presa nervosa e nevrotica che si muove bruscamente nello spazio in base al variare dei sentimenti dei protagonisti. Una storia piuttosto povera di avvenimenti, ma ricca di sconvolgimenti interiori. I due si amano e si detestano, si respingono e si cercano, in un gioco di opposti che caratterizza anche le loro personalità: Yiu-fai (
Tony Leung Chiu Wai) è riservato e sensibile, Po-Wing (Leslie Cheung) superficiale e sensuale. Entrambi partiti con uno scopo, quello di vedere le meravigliose
cascate dell'Iguazú, si perdono (fisicamente e mentalmente) in una terra non loro, un'Argentina senza spazio e tempo. Una lingua diversa, un mondo che sembra ignorarli, mentre loro iniziano a scontrarsi in mezzo questo spaesamento. Liti, risse, pianti, tradimenti, inutili scenate di gelosia si susseguono proporzionalmente alla caduta nello sconforto del giovane Yiu-fai, che svolge diversi lavori per poter realizzare il sogno di visitare le cascate e per poter tornare a casa. Nella storia si inserisce anche lo sguattero Chang (Chen Chang), che instaura una tenera amicizia con Yiu-fai ma che non sfocerà mai in amore. Il tutto è riprodotto straordinariamente dalla perfetta regia di Kar-wai (premiata con la Palma d'Oro a Cannes), bravissimo nell'alternare bianco e nero e colori, ralenti e accelerazioni, e nella direzione dei personaggi. Originalissima è soprattutto la sequenza in cui Yiu-fai, dopo aver realizzato che l'Argentina si trova nel punto opposto della terra rispetto alla natìa Hong-Kong, immagina di vedere la sua terra al contrario, con strade al posto del cielo e viceversa. Non per niente Kar-wai viene considerato il più europeo dei registi orientali, per questa capacità di sperimentazione che rende il suo stile inconfondibile (ricorda molto Godard). Suggestiva la fotografia di Christopher Doyle, , che nel variare dei colori riesce a mantenere sempre una velata malinconia che contraddistingue l'intera pellicola. Bella e varia anche la colonna sonora, composta da brani di Caetano Veloso, Astor Piazzolla, Frank Zappa, fino alla conclusione affidata alle note dell'omonima canzone Happy Together, qui proposta nella cover di Danny Chung. Un film intimo, lirico, semplice nella sua complessità strutturale.

20080403

Il cacciatore di aquiloni


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TITOLO ORIGINALE: The Kite Runner

PRODUZIONE: USA

ANNO: 2007

REGIA: Marc Forster

INTERPRETI: Khalid Abdalla, Homayoun Ershadi, Shaun Toub, Atossa Leoni, Saïd Taghmaoui, Zekiria Ebrahibi

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